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In coda alla posta

Bolletta del gas che scottava nella borsa da più di 10 giorni... e chi abita a Cuneo sa cosa significa pagare il riscaldamento in una città in cui accendi i termosifoni da settembre ad aprile...
Vero la domiciliazione bancaria è comoda, ma io faccio ancora parte di quella schiera di persone che le bollette le riceve a casa e le paga, a volte con un po' di ritardo, quando ha i soldi in mano... alla posta...
Non è sempre traumatica come esperienza, magari si incontra qualche amica o vicina di casa, si scambiano due parole e se non si scambiano capita di ascoltare, anche involontariamente, i discorsi degli altri...
Ieri per esempio due ragazzi di fianco a me hanno parlato così a lungo di lavoro che ero arrivata a credere che fossero quasi  miei colleghi... fino a quando un tizio, seduto dietro di me, non mi ha riportata alla realtà tirandomi un bel po' di spigolate (spigolo appuntito dell'avanbraccio ripetutamente catapultato sulla mia schiena, non spigola di mare) nel tentativo di abbracciare la sua interlocutrice, occasionalmente incontrata alle poste... eh beh si, forse ci sono pure quelli che pur non dovendo fare operazioni alla posta ci vanno per broccolare....

Pagare la bolletta alla posta significa perdere del tempo, questo ormai mi è chiaro come concetto, anche se ieri l'attesa è stata talmente lunga da costringermi ad osservare con maggior chiarezza le dinamiche della posta....
Eccolo, per esempio, il direttore...
Sicuramente una brava persona, ne ha proprio la faccia, però un po' di rabbia ti viene vedendolo girare, come dire, a vuoto, senza intervenire in alcun modo per sveltire le code e risolvere i problemi... Gira tra gli sportelli, passeggia nell'atrio, saluta spesso qualcuno e si ferma a parlare con molte persone... non dico che debba lavorare, non esageriamo, ma potrebbe pur dire qualcosa all'impiegata delle raccomandate che ha l'abitudine di chiamare due numeri alla volta... e se dico che è un'abitudine significa che ho verificato di persona e non è un fatto occasionale, tanto che la privacy a quello sportello non esiste... senza contare che si ferma a chiacchierare per ore con tutti i fattorini aziendali che probabilmente conosce da anni e ci può pure stare, ma intanto la gente aspetta e tu hai già chiamato il loro numero....
E poi perchè se gli sportelli in tutto sono 10 e la coda per i bollettini è di 40 persone solo 2 devono essere attivi per smaltirla, e gli altri non si capisce bene cosa facciano?
Forse forse... la coda a qualcuno è utile, perché molte poltrone (insomma, poltrone, sedie scomode in fila ma pur sempre sedie...) sono state eliminate per ampliare lo spazio dello shopping, un immenso espositore di cose che non comprerò mai, e che non ho nessuna voglia di osservare mentre già mi irrito per il tempo perso e per i soldi che se ne vanno in bollette e operazioni varie... Dunque attesa voluta per una strategia di marketing intenzionale? Perfido ma possibile... anche a Cuneo!
Poi voglio dire, a parte la tipa delle raccomandate che mi irrita oltremodo per quella sua abitudine di chiamare quando ha appena chiamato e lasciare le persone in attesa con il numerino in mano mentre si diletta a civettare con i suoi amichetti, le altre tutte ragazze o signore molto gentili e solerti....ma un pochino me lo chiedo, come mai la ragazza giovane con i capelli neri, quella rapidissima, gentile, professionale e sempre molto corretta deve avere uno stipendio estremamente più basso del direttore che la guarda lavorare mentre passeggia per la sala senza fare mai nulla?

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